Radio Gaspare è entrato nei finalisti anche al Premio Internazionale di Narrativa Percorsi Letterari del Golfo dei Poeti grazie al romanzo Gaspari Gran Tour La Trasferta, piazzandosi a un quarto posto ex-aequo
ACCLAMATISSIMO QUARTO POSTO PER RADIO GASPARE AI PERCORSI NARRATIVI

Al Premio Internazionale di Poesia e Narrativa “Percorsi Letterari del Golfo dei Poeti Shelley e Byron” Radio Gaspare è stato premiato tra i finalisti, piazzandosi a un quarto posto ex-aequo.
La cerimonia, tenutasi il giorno 8 15 marzo del 2025 a Sarzana, ci ha visti sul palco con l’opera Gaspari Gran Tour, La Trasferta. Trattasi di un romanzo che narra di una fantasmagorica manifestazione turistica che si svolge sull’Isola Planetaria di Gaspari, un mondo alieno abitata da strampalati fumettoni.
In realtà esso è già il quarto episodio della saga di Radio Gaspare, in cui, grazie appunto alle cronache radiofoniche, si descrivono le catastrofiche vicende degli abitanti di Gaspari. Si tratta infatti di storie a sfondo umoristico, che però, a causa dell’entrata in scena di personaggi umani sbarcati casualmente dalla Terra, sfociano anche in riflessioni più profonde, di stampo filosofico, che scaturiscono dall’improbabile confronto fra due civiltà tanto lontane.
Compilato in lingua maccheronica, il volume consta di 463 pagine con tavole a colori; ed è presente anche nello shop del sito www.radiogaspare.com
Per i più curiosi, trasmettiamo inoltre un breve estratto dal Capitolo Trentaduesimo, a pagina 401
“È forse una colpa, o un segno di ignoranza e superficialità, cari amici, il descrivere un mondo privo di violenze, sopraffazioni, turpiloqui e guerre, dove non esistono eroi che salvano l’umanità, ma nemmeno morti, feriti, sofferenti e perseguitati? Non sta certo a noi giudicare, né valutare se ciò sia utile a una qualche riflessione o proposta, ma se qualcuno ne condividerà almeno un poco lo spirito, accadrà solo perché elli avrà alzato almeno una volta il guardo verso il cielo, sentendosi piccolo piccolo, ma non del tutto insignificante, nella sua e nostra umile partecipazione all’infinita e misteriosa avventura della vita.”
